Sale e salute: Quanto consumare e quanto può essere pericoloso

Quanto sale si deve o non si deve mangiare è il motivo di discussione e confusione costante.  Ciò che comunemente indichiamo come sale è un composto di cristalli comprendente principalmente cloruro di sodio. Nella sua forma naturale di roccia, può anche contenere molti altri elementi minerali benefici, di solito in piccole quantità. Il nostro corpo contiene e utilizza gli elementi contenuti nel sale per molti processi cruciali.

Il sodio è il componente principale del sale ed è necessario per mantenere all’interno del corpo il giusto equilibrio di liquidi ed elettroliti. Il sodio è importante anche perché è necessario per la trasmissione degli impulsi nervosi. Inoltre gioca un ruolo chiave nell’influenzare il rilassamento e la contrazione dei diversi muscoli del corpo.

Il fatto che la nostra lingua abbia specifici ricettori del gusto per distinguere il sale è un chiaro segnale di questa nostra evoluzione. Quando il sale si otteneva solo dagli alimenti ingeriti dall’uomo e non come extra facoltativo, quelle papille gustative erano un meccanismo di sopravvivenza.

Purtroppo le nostre papille gustative non sono molto brave nel dirci se ne abbiamo ingerito troppo. Una bella domanda è ovviamente quella se riusciamo a ottenere il sale sufficiente dagli alimenti senza aggiungerne altro durante la cottura o a tavola. Altra domanda importante è se questo sale aggiunto fa bene o meno alla nostra salute. Tutto ciò è ancora più difficile quando si guardano le etichette nutrizionali e realizziamo quanto sale viene aggiunto negli alimenti lavorati prima di arrivare sulla nostra tavola.

La maggior parte delle persone nelle società occidentali consumano ogni giorno più sodio di quello richiesto.

Tuttavia, pur essendoci degli avvertimenti sul consumo in eccesso, può essere difficile resistere.

Innanzitutto è profondamente radicato in molte culture l’uso del sale durante la cottura e da servire a tavola. In secondo luogo, rende senza dubbio più saporito qualsiasi alimento.  

Troppo sale può essere pericoloso

Un’assunzione eccessiva di sodio può aumentare il rischio di molte malattie gravi. Le aree maggiormente colpite riguardano la pressione sanguigna più elevata che porta a infarti e ictus.

Di quanto sodio abbiamo davvero bisogno?

L’American Heart Association suggerisce che un adulto deve limitare l’apporto di sale in modo da non consumare più di 2.000 mg al giorno. Per le persone con più di 51 anni, l’apporto di sodio non deve essere superiore a 1.500 mg al giorno.

Un cucchiaino di sale da tavola contiene circa 2.300 mg di sodio. Forse stai pensando: Beh, io non consumo un cucchiaino di sale al giorno! In realtà, probabilmente ne consumi di più.

La maggior parte degli occidentali ne consuma in media circa due cucchiaini al giorno.

Tutto ciò è in gran parte causa del contenuto di sodio presente in molti alimenti confezionati.

Il sale viene oggi aggiunto in tanti alimenti ed è questo il motivo per cui bisogna leggere le etichette nutrizionali per essere consapevoli dell’apporto di sodio complessivo.

È inoltre importante notare che questi sono i limiti massimi consigliati, quindi è preferibile consumarne meno, soprattutto se ti è stata diagnosticata una pressione sanguigna alta, malattie renali croniche o diabete.

Apportare cambiamenti

Come molte delle nostre preferenze dietetiche, è ormai consuetudine il desiderio di cibi salati. È possibile rinunciare o ridurre il sale a tavola o in cucina ed è una scelta sana.

All’inizio tutto sembrerà insipido, ma dopo un po’ di tempo si inizierà a gustare davvero il sapore del cibo e non quello mescolato con il sale. Il sale in eccesso è una dipendenza piuttosto che una necessità del corpo.

Per qualsiasi dubbio e soprattutto se si soffre di pressione sanguigna bassa, si consiglia di consultare il proprio medico curante o il proprio dietologo per quanto riguarda gli specifici limiti di assunzione di sodio o requisiti.

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